Corso FAD “Il trapianto di rene da donatore vivente. III Edizione”

Il corso FAD gratuito è erogato dall’Istituto Superiore di Sanità e consente di acquisire 16 crediti ECM, attivo fino al 31 luglio 2020 o fino ad eseurimento dei 1000 posti.

 

Il trapianto di rene da donatore vivente è considerato un’opzione terapeutica aggiuntiva al trapianto da donatore cadavere. L’incremento e la promozione di questa scelta terapeutica rappresentano un obiettivo strategico della Rete Nazionale Trapianti: infatti, il numero di organi provenienti da donatori deceduti, nonostante sia in aumento, non è sufficiente a soddisfare la crescente domanda, conseguente ai positivi risultati dei trapianti ma anche al progressivo aumento dell’aspettativa di vita della popolazione italiana. Nel 2019 sono stati effettuati ben 340 trapianti di rene da donatore vivente. Dati incoraggianti, ma che ci fanno capire quanto ancora si può e si deve lavorare. Nell’ottica dell’incremento e del miglioramento delle attività di donazione di rene da donatore vivente, il CNT ha voluto mettere a disposizione di tutti gli operatori sanitari della Rete degli strumenti formativi e di comunicazione, per poter accrescere la consapevolezza e il consenso generale, così come le competenze specifiche della comunità nefrologica. L’offerta di un percorso formativo da fruire via web soddisfa un duplice obiettivo: quello di raggiungere una platea di professionisti più ampia di quanto sia possibile con corsi residenziali e, dunque, di ampliare le nostre capacità di risposta alla domanda formativa e, al contempo, di farlo con costi minori. Il tutto senza trascurare la necessità di rimanere aperti e flessibili verso idee, contenuti e consigli che possono provenire dalla rete.
Nell’invitarvi a conoscere e a promuovere il corso nell’ambito della vostra realtà lavorativa e tra i colleghi interessati, desidero condividere con voi l’idea che il trapianto di rene da vivente rappresenta una possibilità della quale tutti i pazienti con insufficienza renale terminale devono essere informati, ed un diritto del paziente, qualora ne esistano le condizioni. Se non esploriamo queste condizioni, rischiamo di negare al paziente una concreta possibilità di cura.

Massimo Cardillo
Direttore del Centro Nazionale Trapianti e Responsabile Scientifico del Corso 

https://www.eduiss.it/

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