Aumento tassa annuale, l’OPI Catanzaro: “Giù le mani dall’OPI!”

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Il Consiglio Direttivo dell’OPI Catanzaro: “Agiamo tranquillamente nel pieno dell’autonomia giuridica, in linea con le normative”

 

“In merito alle uscite dei giorni scorsi, per mezzo delle quali alcune sigle sindacali hanno criticato immotivatamente l’aumento della tassa di iscrizione degli infermieri, siamo, in qualità di Consiglieri dell’OPI di Catanzaro, a rilevare che:

1) abbiamo grande rispetto della funzione costituzionale che svolgono le organizzazioni sindacali allorquando questa sia svolta senza ingiuste ed infondate strumentalizzazioni;

2) l’Ordine Provinciale degli Infermieri è Ente pubblico non economico che ha una propria autonomia giuridica, patrimoniale ed economica;

3) l’aumento della tassa di iscrizione è stato proposto come da regolamento di contabilità dal Consiglio Direttivo, ed approvato dall’Assemblea degli iscritti;

4) l’iscrizione all’Ordine è, ex lege, obbligatoria. In assenza dell’iscrizione gli infermieri non possono svolgere le loro consuete prestazioni lavorative, pena il reato di abuso della professione art. 348 del codice penale;

5) l’importo chiesto a titolo di tassa, sebbene aumentato, è in ogni caso congruo e non sproporzionato se considerato in relazione ai servizi espletati dall’Ordine nell’interesse degli infermieri iscritti, Legge Lorenzin;

6) l’importo annuale dovuto dall’infermiere all’Ordine, pari a 105 euro, è notevolmente inferiore alla quota annuale che i Sindacati trattengono direttamente dalla busta paga dei lavoratori/infermieri;

7) l’Ordine si è visto costretto a procedere all’aumento della tassa per esigenze di bilancio, che peraltro è pubblico e può essere visionato ed esaminato;

8) l’Ordine, infatti, deve sostenere spese per il proprio funzionamento e per i servizi garantiti agli iscritti e, l’omesso pagamento delle spese, implicherebbe l’avvio di azioni nei confronti dell’Ordine;

9) le esigenze che hanno determinato da parte del Consiglio dell’Ordine l’aumento della tassa di iscrizione sono da imputare anche all’omesso pagamento da parte di numerosi iscritti della quota annuale (il cui pagamento è obbligatorio), e nei cui confronti l’Ordine adotterà i provvedimenti amministrativi mirati alla cancellazione degli stessi e avvierà le azioni dovute per il recupero delle somme, mediante decreti ingiuntivi e conseguente pignoramento dello stipendio;

10) l’Ordine, peraltro, è tenuto a versare alla Federazione Nazionale una percentuale della tassa degli iscritti indipendentemente dall’effettivo versamento della stessa e anche ciò ha determinato la necessità di procedere all’aumento collegiale della tassa;

11) l’aumento della tassa, che rientra tra i poteri dell’Ordine, che è ente giuridico autonomo, ci si augura possa essere temporaneo per affrontare le attuali esigenze economiche anche in funzione delle future prevedibili entrate.

Pertanto, nell’augurio di avere risposto pienamente alle note sindacali, comunichiamo che nei prossimi giorni verrà inviata una nota a firma del Presidente e del Tesoriere, esplicativa delle ragioni della determinazione dell’importo della tassa, ampiamente fornite e ribadite nell’assemblea dello scorso 11 febbraio”.

 

Il Consiglio Direttivo dell’OPI Catanzaro

 

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